Spiegato perchè serve un museo del mare, quale potrebbe essere il sito migliore e come potrebbe essere gestito, è ora di parlare del museo vero è proprio. Sarà multisciplinare, per abbracciare ogni aspetto del mare, e ogni piano dell’edificio avrà un suo tema: Biologia Marina, le Risorse del mare, la Storia dei porti di Ravenna e della navigazione, le scienze Nautiche, la Logistica portuale e la tutela dell’Ambiente e della vita in mare.

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Il tutto in una struttura dal minimo impatto ambientale e completata da sommergibili e navi visitabili, percorsi sul Candiano e molto altro

Struttura e ambiente

inizialeQuando ricostruirono l’edificio, l'”impatto zero” era sconosciuto, ma può e deve essere efficientato energeticamente. Nuovi infissi, coibentazioni, pannelli solari e fotovoltaici, recupero dell’acqua piovana,  una centrale in cogenerazione che sfrutti il geotermico sono alcuni dei “must” nella ristrutturazione dell’edificio.

A questo si devono aggiungere alcuni lavori di demolizione dei silos interni per ricavare nuovi spazi da dedicare a laboratori, simulatori e acquari, ad esempio. E non è escluso che alcuni laboratori siano integrati con il funzionamento del museo, come la creazione di biofuel dalle alghe.

A OGNUNO IL SUO PIANO

Piano Terra: Biologia Marina

piano biologiaLa vita è nata nel mare e ancora oggi acqua è vita per gli esseri viventi. Conoscere la fauna e la flora del mare Adriatico, delle pialasse, delle valli e dei fiumi è interessante, sentirle proprie e difenderle è indispensabile. Chi meglio della facoltà di Biologia Marina dell’Università di Ravenna potrebbe raccontarvi tutto della vita?0e57d262aa28263803776ec99966df9d

Primo Piano: Risorse del Mare

piano risorseTRENTO1Il petrolio e le piattaforme per estrarlo, il commercio, la pesca, il sale, il turismo, le energie rinnovabili sono solo alcune delle risorse che il mare offre, ma sono limitate e costose, solo il rispetto del mare permetterà di conviverci in armonia. Ravenna è anche capitale del OffShore, ed è anche un grande porto nazionale e conosce bene il turismo. Meglio di chiunque altro, le realtà imprenditoriali possono raccontare i loro successi!

Secondo Piano: Scienza della navigazione

piano navigazione

SIMULATOREChi, se non il navigante, può raccontarvene i segreti? L’ITI, Dipartimento di Nautica, vi farà pilotare una nave coi suoi simulatori e vi introdurrà ai segreti di Effemeridi e Sestanti, Lossodromiche e satellitari, carte nautiche e portolani, coinvolgendovi con navigazioni virtuali intorno al mondo, a partire dal Titanic  e da quel famoso …—…, cosi legato all’Emilia Romagna.

Terzo Piano: I porti di Ravenna

piano storiaportoanticoOvvero la storia della navigazione nel Mediterraneo e di una città che in 20 secoli ebbe 3 porti differenti, dall’immenso porto militare di Augusto, poi centro di commercio bizantino, al fallimento del canale Panfilio con la sua “Torraccia”, fino all’odierno Porto Canale.

 

Quarto Piano: La logistica di un porto moderno

piano logisticaportooggiIl traffico delle navi, il movimento dei turisti e delle merci, la cura del porto e delle sue infrastrutture, come moli e banchine, ormeggi, la sicurezza della navigazione, la capacità di trasferimento delle merci: questo è la logistica di un porto moderno in cui la SAPIR prima e l’Autorità Portuale dopo hanno investito il loro sapere e le loro risorse. L’eredità da trasmettere ai giovani visitatori con simulatori e applicazioni.

 

Quinto Piano: Ambiente e sviluppo sostenibile

piano sostenibile

trentopallaLa Terra è la nostra casa e non possiamo più permetterci di sprecare le risorse che ci dona, sporcarla coi nostri rifiuti, bruciarla con le nostre emissioni. Un’attenta gestione delle risorse, senza sprechi, può permettere a tutta la popolazione mondiale di vivere bene: il Mare è una parte importantissima di queste risorse, molte ancora da sfruttare: impariamo a convivere con il nostro pianeta: questa è la base della Blue Economy!

 

Soppalco: Mostre temporanee, conferenze, glorie ravennati

piano gloriea

glorieGli alti soffitti dell’ultimo piano consentono la creazione di uno spazio per mostre temporanee e di una sala convegni, da dedicare a coloro che, nativi del ravennate, hanno reso grande la loro città nel mondo. Nomi come Ferruzzi, Gambi, Longanesi Cattani, hanno uno spazio nella storia che è giusto i ravennati conoscano e onorino