(foto da Ravenna today) Il 6 ottobre i quotidiani ravennati informavano che la nave Berkan B., già di nazionalità turca, in corso di smantellamento nel canale dei Piomboni si spezzava in due, rilasciando residui oleosi.
La minaccia per l’ecosistema umido dei Piomboni era sicuramente reale e imminente, e il cedimento improvviso della nave in disarmo, lunga 108 metri, ha fatto si che si spezzasse in due lasciando che il mare entrasse nelle sentine.
Non sono cose che devono succedere, ma gli incidenti e gli imprevisti fanno parte della vita di cose e persone, e bisogna imparare a prevenirli come a “curarli”. Non dimentichiamoci che la prima legge sulla sicureza del lavoro, la 626/94, nacque a seguito dell’incidente della Elisabetta Montanari proprio in quella zona. Imparare dai proprio errori per il miglioramento continuo, invece di piangerci sopra o trovare capri espiatori, è un processo virtuoso che premia i migliori.
In questo caso è stata davvero meritoria l’opera del cluster portuale, che è stato pronto ad arginare la diffusione della chiazza oleosa con le panne assorbenti, in attesa delle operazioni di disinquinamento dell’acqua.